Prevenzione-diagnosi-cura



Prevenzione

La corretta prevenzione del melanoma si attua seguendo regole molto semplici.

  • ridurre l’esposizione ai raggi solari nelle ore più calde della giornata (dalle 11 alle 16). Per i soggetti ad alto rischio, é consigliabile l’uso di abiti appropriati e di copricapi che non permettano il passaggio dei raggi del sole. I capi d’abbigliamento normali offrono una protezione parziale ai raggi ultravioletti quindi meglio utilizzare abbigliamento anti UV che si può facilmente trovare nei negozi sportivi.
  • è importante evitare l’uso delle lampade abbronzanti.
  • l’uso di creme solari rappresenta un supporto ulteriore alla protezione. Deve essere spalmata almeno 20 minuti prima dell’esposizione solare, l’applicazione va ripetuta ogni 2 ore durante l’arco della giornata e il fattore di protezione solare (Sun Protection Factor SPF) non deve essere inferiore a 30.
  • l’esposizione ai raggi solari deve essere sempre molto graduale e durare un tempo non troppo lungo.
  • i bambini prima del sesto mese di vita non devono essere esposti in modo eccessivo al sole. A tal proposito è utile procurarsi abbigliamento anti UV.

La prevenzione si completa anche mediante l’auto osservazione periodica (ogni 3-4 mesi), valutando le cinque caratteristiche riassunte nella sigla ABCDE che trovi cliccando questo link (https://www.piccolipunti.it/cosa-facciamo/prevenzione/controlla-la-tua-pelle.html)

Diagnosi

La diagnosi precoce del melanoma cutaneo non dipende solo dalla visita medica: un auto-esame periodico della pelle permette in numerosi casi di identificare cambiamenti dei nei e di rivolgersi per tempo al dermatologo.

Durante la visita medica la diagnosi di melanoma si effettua tramite l’esame dermatoscopico.

Il dermatoscopio è uno strumento che, in maniera non invasiva permette di valutare le caratteristiche strutturali di un neo mediante ingrandimento.

La diagnosi certa di melanoma cutaneo richiede, però, una biopsia, che consente di prelevare un campione di tessuto e poi di analizzarlo al microscopio (esame istologico).

Le lesioni sospette vengono asportate con un semplice intervento della durata di pochi minuti in anestesia locale, incidendo la cute a circa 2 mm dai margini del nevo. Solitamente sono necessari pochi punti di sutura che vanno rimossi dopo una settimana. Ciò non impedisce la normale conduzione della vita giornaliera.

Lo scopo dell’esame istologico è quello di valutare la benignità o la malignità della lesione, segnalando, nel caso di malignità, alcune caratteristiche istologiche che possono dare informazioni circa la pericolosità del melanoma.

Cura

La terapia più appropriata per il melanoma dipende dallo stadio raggiunto dalla malattia. Occorre valutare nell’esame istologico alcune caratteristiche del melanoma, se sia rimasto limitato alla porzione asportata, oppure si sia diffuso ai linfonodi o ad altri organi.

Per un approfondimento su questo aspetto consigliamo di visitare la pagina https://ioveneto.it/pathology/melanoma/ del sito dell’Istituto Oncologico Veneto.

Negli ultimi anni, grazie soprattutto alla maggiore attenzione posta al problema, all’aumento delle diagnosi precoci e alle tecniche di diagnostica non invasiva, la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di melanoma ha mostrato un costante miglioramento.