
Melanoma
Cos’è?
Il melanoma è il più aggressivo dei tumori cutanei: deriva dalla trasformazione maligna dei melanociti (cellule che determinano il colore della pelle) e può insorgere su cute apparentemente sana o dalla modificazione di un neo preesistente.
Il 30% dei melanomi della pelle origina dalla trasformazione di un neo preesistente, il rimanente 70% compare su cute apparentemente sana.
Quanto è diffuso?
La frequenza del melanoma è in netto aumento in tutto il mondo: secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ogni anno vi sono 160.000 nuove diagnosi di melanoma della pelle, di cui 62.000 solo in Europa.
Negli ultimi 15 anni il numero dei casi di melanoma è praticamente raddoppiato e cresce del 5% l’anno.
Solo in Veneto sono previsti 1.400 nuovi casi annui.
Tra i tumori il melanoma è al primo posto per incidenza nell’uomo e al secondo posto nella donna al di sotto dei 50 anni.
Chi è a rischio?
L’età maggiormente a rischio è quella compresa fra 25 e 50 anni.
L’ esposizione breve e intensa ai raggi solari è collegata all’insorgenza di melanoma, soprattutto in soggetti con pelle e occhi chiari (fototipo 1 e 2).
Altri fattori di rischio sono:
- una storia personale di melanoma
- la presenza di molteplici nei, congeniti o acquisiti
- l’appartenenza a una famiglia in cui si è già manifestato il melanoma
- facilità alle ustioni solari
- l’utilizzo di lampade solari sotto i 30 anni
Ai soggetti a rischio (cute ed occhi chiari, familiarità per melanoma, numero elevato di nei) si consiglia comunque una visita dermatologica annuale.
Prevenzione
La corretta prevenzione del melanoma si attua seguendo regole molto semplici.
- Ridurre l’esposizione ai raggi solari nelle ore più calde della giornata (dalle 11 alle 16). Per i soggetti ad alto rischio, é consigliabile l’uso di abiti appropriati e di copricapo che non permettano il passaggio dei raggi del sole. I capi d’abbigliamento normali offrono una protezione parziale ai raggi ultravioletti quindi meglio utilizzare abbigliamento anti UV che si può facilmente trovare nei negozi sportivi.
- È importante evitare l’uso delle lampade abbronzanti.
- L’uso di creme solari rappresenta un supporto ulteriore alla protezione. Il fattore di protezione solare (Sun Protection Factor SPF) non inferiore a 30. Deve essere spalmata almeno 20 minuti prima dell’esposizione solare e l’applicazione va ripetuta ogni 2 ore durante l’arco della giornata.
- L’esposizione ai raggi solari deve essere sempre molto graduale e durare un tempo non troppo lungo.
- I bambini prima del sesto mese di vita non devono essere esposti in modo eccessivo al sole. È semplice procurarsi l’abbigliamento anti UV anche per i bambini piccoli.
La prevenzione si completa anche mediante l’auto osservazione periodica (ogni 3-4 mesi), valutando le cinque caratteristiche riassunte nella sigla ABCDE che trovi cliccando questo link (https://www.piccolipunti.it/cosa-facciamo/prevenzione/controlla-la-tua-pelle.html)
Diagnosi
La diagnosi precoce del melanoma cutaneo non dipende solo dalla visita medica: un auto-esame periodico della pelle (seguendo le regole dell’ABCDE) permette in numerosi casi di identificare cambiamenti dei nei e di rivolgersi per tempo al dermatologo.
Durante la visita medica la diagnosi di melanoma si effettua tramite l’esame dermatoscopico.
Il dermatoscopio è uno strumento che, in maniera non invasiva permette di valutare le caratteristiche strutturali di un neo mediante ingrandimento.
La diagnosi certa di melanoma cutaneo richiede, però, una biopsia, che consente di prelevare un campione di tessuto e poi di analizzarlo al microscopio.
Le lesioni sospette vengono asportate con un semplice intervento della durata di pochi minuti in anestesia locale, incidendo la cute a circa 2 mm dai margini del nevo. Solitamente sono necessari pochi punti di sutura che vanno rimossi dopo una settimana. Ciò non impedisce l’espletamento della normale vita giornaliera.
Il tessuto asportato viene esaminato al microscopio (Esame istologico). Lo scopo è quello di valutare la benignità o la malignità della lesione, segnalando, nel caso di malignità, alcune caratteristiche istologiche che possono dare informazioni circa la prognosi del melanoma.
Cura
La terapia più appropriata per il melanoma dipende dallo stadio raggiunto dalla malattia. Occorre valutare, cioè, lo spessore del melanoma, se è ulcerato, se sia rimasto limitato alla porzione asportata, oppure si sia diffuso ai linfonodi o ad altri organi.
Per un approfondimento su questo aspetto consigliamo di visitare la pagina https://ioveneto.it/pathology/melanoma/ del sito dell’Istituto Oncologico Veneto.
Negli ultimi anni, grazie soprattutto alla maggiore attenzione posta al problema, all’aumento delle diagnosi precoci e alle tecniche di diagnostica non invasiva, la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di melanoma ha mostrato un costante miglioramento.