Per la rubrica ‘Le Persone di Piccoli Punti’ conosciamo la dottoressa Anna Bolzon
Secondo appuntamento con le protagoniste del Premio Marco Possia 2024.
Incontriamo oggi la dottoressa Anna Bolzon – medico in formazione specialistica in dermatologia – per le 5 domande di rito con cui conosceremo meglio la sua professione e ci faremo regalare consigli utili per proteggere la nostra pelle, soprattutto, in questo periodo dell’anno.
Buongiorno Anna, grazie per averci dedicato del tempo. Subito una domanda per rompere il ghiaccio: come hai deciso di diventare dermatologa?
Ho deciso di diventare dermatologa durante gli studi di Medicina per diversi motivi. La pelle è un organo che va osservato con attenzione, e io ho sempre avuto una grande passione per l’osservazione e l’analisi dei dettagli. Inoltre, sulla pelle possono manifestarsi segni di patologie sistemiche, il che permette di identificare problematiche interne che potrebbero non essere immediatamente evidenti. Un altro aspetto che mi ha affascinato è il forte impatto psicologico delle patologie cutanee. Le malattie della pelle possono influire profondamente sull’autostima e sul benessere psicologico dei pazienti, e poter offrire supporto e cure in questo ambito è estremamente gratificante. La dermatologia è una disciplina molto vasta, che permette di visitare pazienti di tutte le età, dai neonati agli anziani, e di diagnosticare e trattare oltre 300 diverse patologie della pelle. Questo rende il lavoro stimolante e mai monotono. Essere dermatologa significa quindi coniugare la mia passione per l’osservazione e la possibilità di fare una reale differenza nella vita dei pazienti, il tutto in un ambito molto variegato e dinamico.
Questa intervista cade proprio nel periodo più ‘delicato’ dell’anno: siamo in piena estate e l’attenzione alla pelle e all’esposizione al sole è più forte che mai. Quali consigli ti senti di dare come dermatologa in questo periodo dell’anno?
In estate, ma in generale tutti i giorni dell’anno, é fondamentale proteggere la pelle dai raggi ultravioletti e quindi dal sole. Questo per evitare il fotodanneggiamento che è implicato nello sviluppo di tumori della pelle e nell’invecchiamento cutaneo. Per proteggersi adeguatamente è consigliabile evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore centrali della giornata. Inoltre, è fondamentale applicare regolarmente una protezione solare in forma di creme, lozioni, spray o stick. Anche l’uso di cappelli per proteggere il capo, meglio se anti UV, è fortemente raccomandato. Non dimentichiamo l’importanza di mantenere una buona idratazione, particolarmente cruciale in estate quando la sudorazione aumenta.
Grazie Anna per i preziosi consigli che condivideremo con volontari e amici dell’associazione e che speriamo possano arrivare al maggior numero di persone possibili. Rispetto al tema dell’informazione, secondo te in questi anni è cresciuta la consapevolezza sull’importanza della prevenzione del melanoma?
Si, secondo me negli ultimi anni la consapevolezza dell’importanza della prevenzione in generale, non solo del melanoma cutaneo, é effettivamente cresciuta. Riguardo il melanoma diversi fattori hanno contribuito a questo aumento di consapevolezza, tra cui l’aumento di campagne educative per informare i cittadini sull’importanza dell’uso della protezione solare e il controllo regolare dei nei.
Come dicevamo anche alla tua collega dottoressa Monica Ponzano, siamo molto contenti di sentire che le campagne rivolte alla popolazione stiano facendo il loro effetto sulla prevenzione del melanoma. In questi 18 anni l’Associazione Piccoli Punti ha sempre cercato di creare occasioni di formazione ed informazione rivolte alle persone. Non ultima la creazione del Melanometro, test gratuito per calcolare il rischio personale di contrarre un melanoma.
Per quanto riguarda il premio Marco Possia, in che modo il nuovo dermatoscopio ti aiuterà nella tua professione di ogni giorno?
Il premio Marco Possia sarà sicuramente molto utile nella mia professione quotidiana. Grazie alla generosità della famiglia Possia, infatti, ho ricevuto uno strumento sarà fondamentale nella mia pratica clinica per osservare e valutare in modo accurato le lesioni della pelle: un dermatoscopio. Questo mi permetterà di migliorare la diagnosi precoce di condizioni dermatologiche, come il melanoma e altre neoplasie cutanee, grazie alla visualizzazione dettagliata delle strutture cutanee non visibili ad occhio nudo. Inoltre, l’uso del dermatoscopio aumenterà la mia capacità di monitorare l’evoluzione delle lesioni nel tempo, fornendo un supporto prezioso nella decisione terapeutica e nella gestione dei pazienti potenziando la qualità delle cure.
Molto bene, condivideremo questa risposta con la famiglia Possia che ogni anno, per ricordare il figlio Marco scomparso in giovane età a causa di un melanoma, sostiene generosamente giovani medici nel loro percorso professionale.
A proposito di percorso, come ti vedi fra 10 anni?
Tra 10 anni mi vedo come una dermatologa specialista con una solida esperienza e una profonda competenza nel mio campo. Mi impegnerò a fare la differenza nella vita dei miei pazienti attraverso diagnosi precise e trattamenti efficaci, e continuerò a dedicarmi non solo alla pratica clinica, ma anche alla ricerca scientifica. Tra i miei obiettivi ci sarà quello di contribuire significativamente alla promozione della consapevolezza sull’importanza della salute della pelle e della diagnosi precoce delle patologie oncologiche cutanee.
Gentile dottoressa Anna Bolzon grazie di cuore per il tempo che ha voluto dedicarci e per i consigli utili che condivideremo con molto piacere. In attesa dei prossimi incontri di prevenzione in piazza, il prossimo settembre, le auguriamo una buona estate e buon lavoro.