Biopsia ed allargamento
La biopsia è l’esame diagnostico fondamentale per il melanoma, consistendo nel prelievo di un piccolo campione di tessuto sospetto per l’analisi al microscopio. Questa procedura ambulatoriale, eseguita in anestesia locale, è l’unico metodo certo per confermare la presenza di un melanoma.
Se l’esito della biopsia è positivo, si procede con un allargamento chirurgico. Questo secondo intervento mira a rimuovere eventuali cellule tumorali residue attorno all’area del melanoma originale, riducendo significativamente il rischio di recidiva. L’ampiezza dell’allargamento varia in base allo spessore e alla posizione del melanoma.
La biopsia del linfonodo sentinella
ll linfonodo sentinella è il primo linfonodo a cui arrivano le cellule tumorali dal melanoma, se questo inizia a diffondersi.
La biopsia del linfonodo sentinella non è indicata in tutti i pazienti col melanoma. Di solito si consiglia per melanomi con uno spessore superiore a 0,8 mm o con ulcerazione.
Presta attenzione alla tua pelle
Se noti un neo molto diverso dagli altri o che cambia aspetto in 3-6 mesi o una nuova macchia sulla pelle, soprattutto dopo i 40 anni, è fondamentale chiedere consulenza al tuo medico o al dermatologo per una valutazione e l’eventuale richiesta di biopsia.
Principali terapie mediche
Le principali terapie mediche per il melanoma si concentrano su due strategie avanzate: l’immunoterapia e la terapia target.
Immunoterapia o Terapia Target?
L’immunoterapia ha dimostrato una maggiore efficacia a lungo termine se somministrata come primo trattamento. La terapia target, invece, funziona bene anche in seconda linea, ma i risultati migliori si ottengono con la sequenza immunoterapia seguita da terapia target, piuttosto che il contrario.
La terapia target
La terapia target neutralizza l’effetto di specifiche mutazioni genetiche presenti nel melanoma, bloccandone direttamente la crescita. Il limite principale di questa terapia è lo sviluppo di nuove mutazioni che possono renderla meno efficace nel tempo. Gli effetti collaterali, come prurito o febbre, sono generalmente gestibili.
L'immunoterapia
L’immunoterapia agisce “risvegliando” il sistema immunitario del paziente per fargli riconoscere e combattere le cellule tumorali, utilizzando anticorpi specifici. Sebbene efficace, può causare immunotossicità, con linfociti che attaccano anche tessuti sani, gestibile però con farmaci immunosoppressivi.
Il Vocabolario di Piccoli Punti
Cure simultanee
Terapie che affiancano e potenziano i trattamenti oncologici, migliorandone la tollerabilità e spesso anche l’efficacia. Sono fondamentali per gestire al meglio l’intero percorso terapeutico. Oltre all’oncologo, possono intervenire in queste cure: dermatologi, reumatologi, oculisti, cardiologi, fisioterapisti, nutrizionisti, psicologi, radiologi e radioterapisti. Tutti contribuiscono a personalizzare il percorso terapeutico e a migliorare la qualità della vita del paziente.
Follow Up
È una fase di prevenzione attiva, che non solo ci permette di agire tempestivamente, ma aiuta anche i pazienti a sentirsi parte integrante del loro percorso di cura comprende visite dermatologiche periodiche per esaminare la pelle, esami radiologici ed esami del sangue.
Melanoma Metastatico
Il melanoma è particolarmente aggressivo perché le sue cellule possono staccarsi dalla lesione primaria, entrare nei vasi sanguigni o linfatici, e raggiungere organi distanti. Questa capacità di migrare e colonizzare altri tessuti lo rende una malattia sistemica, non più confinata a un solo punto del corpo.
Terapia Adiuvante
Trattamento postoperatorio che si propone di ridurre il rischio di recidiva nei pazienti. Si tratta di un trattamento preventivo per i pazienti con melanoma al II, III e IV stadio operato radicalmente.
Terapia Neoadiuvante
Trattamento antitumorale che viene somministrato prima dell’intervento chirurgico, nel caso di melanoma visibile o rilevabile tramite esami come eco, TAC o PET/TC. Ha una durata di circa 2-3 cicli
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