Cura del melanoma

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Cura

La stadiazione

Stadiazione vuol dire misurare quanto e dove è esteso il melanoma, per scegliere la terapia chirurgica o medica adeguata ad eliminarlo completamente.

Gli stadi di malattia dal più precoce al più esteso sono cinque.

  • Stadio 0: melanoma confinato nello strato epidermico
  • Stadio I: malattia molto sottile localizzata solo nella pelle
  • Stadio II: localizzata, ma più spessa rispetto allo stadio precedente
  • Stadio III: diffusa ai linfonodi
  • Stadio IV: diffusa ad altri organi

Come capire la stadiazione del tumore?

L’esame istologico, l’esame obiettivo e gli esami radiologici permettono di valutare lo spessore del melanoma nella cute e la sua eventuale diffusione ai linfonodi o ad altri organi. Minore è lo spessore (misurato in mm) più facile è la guarigione.
La diagnosi di melanoma è istologica.
L’asportazione della lesione sospetta, effettuata in anestesia locale, deve essere completa e accompagnata da notizie cliniche, per consentire un referto istologico preciso.


Biopsia ed allargamento contenente il neo sospetto 

La biopsia è l’esame diagnostico fondamentale per il melanoma, consistendo nel prelievo di un piccolo campione di tessuto sospetto per l’analisi al microscopio. ll linfonodo sentinella è il primo linfonodo a cui arrivano le cellule tumorali dal melanoma, se è in grado di diffondersi.

Se l’esito della biopsia è positivo, si procede con un allargamento chirurgico. Questo secondo intervento mira a rimuovere eventuali cellule tumorali residue attorno all’area del melanoma originale, riducendo significativamente il rischio di recidiva. L’ampiezza dell’allargamento varia in base allo spessore e alla posizione del melanoma.

 

La biopsia del linfonodo sentinella

ll linfonodo sentinella è il primo linfonodo a cui arrivano le cellule tumorali dal melanoma, se questo inizia a diffondersi.
La biopsia del linfonodo sentinella non è indicata in tutti i pazienti col melanoma. Di solito si consiglia per melanomi con uno spessore superiore a 0,8 mm o con ulcerazione.

Presta attenzione alla tua pelle

Se noti un neo molto diverso dagli altri o che cambia aspetto in 3-6 mesi o una nuova macchia sulla pelle, soprattutto dopo i 40 anni, è fondamentale chiedere consulenza al tuo medico o al dermatologo per una valutazione e l’eventuale richiesta di biopsia.


Le principali terapie mediche 

Le principali terapie mediche per il melanoma sono l’immunoterapia e la terapia target.

Vengono utilizzate nelle diverse fasi della malattia:

  • Fase adiuvante (dopo l’intervento): stadi II, III, IV — per ridurre il rischio di diffusione/recidiva.
  • Fase neoadiuvante (prima dell’intervento): stadio III — per ridurre il tumore e il rischio di disseminazione.
  • Fase metastatica: stadio IV.

In neoadiuvante l’immunoterapia mostra effetti più duraturi.

In fase adiuvante, negli stadi II e IV è consentita solo l’immunoterapia; nello stadio III sono consentite entrambe le opzioni (immunoterapia e terapia target) con efficacia simile.

Nella fase metastatica (stadio IV), quando possibile è preferibile iniziare con l’immunoterapia.

Immunoterapia o Terapia Target?

L’immunoterapia ha dimostrato una maggiore efficacia a lungo termine se somministrata come primo trattamento. La terapia target, invece, funziona bene anche in seconda linea.  I risultati migliori si ottengono con la sequenza immunoterapia seguita da terapia target, piuttosto che il contrario.

L'immunoterapia

L’immunoterapia agisce “risvegliando” il sistema immunitario del paziente per fargli riconoscere e combattere le cellule tumorali, utilizzando anticorpi specifici. Sebbene efficace, può causare immunotossicità, con linfociti che attaccano anche tessuti sani, gestibile però con farmaci immunosoppressivi. 

La terapia target

La terapia target neutralizza l’effetto di specifiche mutazioni genetiche presenti nel melanoma, bloccandone direttamente la crescita. Il limite principale di questa terapia è lo sviluppo di nuove mutazioni che possono renderla meno efficace nel tempo. Gli effetti collaterali, come prurito o febbre, sono generalmente gestibili.

Altri vocaboli da conoscere 

Melanoma Metastatico

Il melanoma è particolarmente aggressivo perché le sue cellule possono staccarsi dalla lesione primaria, entrare nei vasi sanguigni o linfatici, e raggiungere organi distanti. Questa capacità di migrare e colonizzare altri tessuti lo rende una malattia sistemica, non più confinata a un solo punto del corpo.

Follow Up

È una fase di sorveglianza attiva, che non solo ci permette di agire tempestivamente, ma aiuta anche i pazienti a sentirsi parte integrante del loro percorso di cura comprende visite dermatologiche periodiche per esaminare la pelle, esami ecografici, radiologici e del sangue.

Terapia Adiuvante

Trattamento postoperatorio che si propone di ridurre il rischio di recidiva nei pazienti. Si tratta di un trattamento preventivo per i pazienti con melanoma al II, III e IV stadio operato radicalmente.

Terapia Neoadiuvante

Trattamento antitumorale che viene somministrato prima dell’intervento chirurgico, nel caso di melanoma visibile o rilevabile tramite esami come eco, TAC o PET/TC e operabile in modo radicale. Consiste in 2-3 cicli preoperatori seguiti da un anno di terapia adiuvante postoperatoria.

Cure simultanee

Terapie che affiancano e potenziano i trattamenti oncologici, migliorandone la tollerabilità e spesso anche l’efficacia. Sono fondamentali per gestire al meglio l’intero percorso terapeutico. Oltre all’oncologo, possono intervenire in queste cure: dermatologi, reumatologi, oculisti, cardiologi, fisioterapisti, nutrizionisti, psicologi, radiologi e radioterapisti. Tutti contribuiscono a personalizzare il percorso terapeutico e a migliorare la qualità della vita del paziente.

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