Oggi ci troviamo a parlare con Elisa che si è avvicinata in punta di piedi all’Associazione, dopo aver provato sulla sua pelle (è il caso di dirlo) cosa significa avere un melanoma.

Nel raccontarci la sua storia, in uno dei tanti giorni di lockdown, abbiamo capito quanto la sua esperienza fosse importante per aiutarci a ribadire una volta di più l’importanza di far crescere la consapevolezza sui rischi del melanoma.Elisa Molena

Ciao Elisa, prima domanda per scaldare i motori: come hai conosciuto Piccoli Punti?

Ho conosciuto l’associazione tramite il web e poi nei social

Ci fa piacere sapere che la comunicazione online abbia funzionato in questo periodo che ci ha tenuti lontani da piazze ed eventi in presenza. Tu hai deciso di contattare l’Associazione in occasione della Padova Marathon 2021; quando ci siamo sentite la prima volta, ci hai raccontato la tua storia con estrema semplicità e ci hai colpite.  Ti va di condividere nuovamente la tua esperienza?

Certamente. Quando sono andata a fare la visita periodica dei nei lo scorso anno (tra un lockdown e l’altro) mi hanno consigliato di rimuovere una formazione sul busto. Avevo tolto altri nei in passato così mi sono detta ‘ok, è come gli altrinon sarà nulla di che’.

L’esame istologico è stata una doccia fredda: melanoma maligno.

Più guardavo l’esito, più pensavo che dovesse esserci un errore, che non potesse essere vero quello che leggevo ‘non posso esser io, sono sportiva, sto bene’ mi dicevo. Ho ripetuto le stesse parole ai medici dello IOV quando, dopo pochi giorni da quel risultato, sono stata visitata; mentre mi descrivevano lo scenario e la ragione di tanti esami che avrei dovuto fare io ripetevo il mio mantra: ‘ma sono sportiva, non posso avere questo’. Da quel momento ho iniziato ad avere paura perché “lui” poteva essere ovunque.

Sono iniziati i test approfondimento: tac, risonanze, ecografie… ad ogni esito negativo era un sospiro di sollievo. Agli esami è seguito un intervento per togliere due linfonodi: fortunatamente il melanoma non li aveva raggiunti.  Quando mi son svegliata dopo l’operazione ricordo di aver chiesto ai medici quanto tempo sarebbe passato prima di poter riprendere con lo sport, per me fondamentale. Eppure ripartire non è stato facilissimo: fisicamente mi sono ripresa in fretta, ma è stato come se la mente si fosse fermata, bloccata da tanta paura. Adesso seguo un programma di controlli periodici e ogni volta è una botta d’ansia: sono consapevole di cosa “lui” potrebbe fare ma, al tempo stesso, sono fiduciosa nella ricerca e nella medicina

 Onesta e tenace come ti ricordavamo. Di la verità, in seguito a questo evento è cambiato il tuo rapporto con il sole (o almeno le tue abitudini all’esposizione al sole)?

Sì, decisamente. Evito di uscire nelle ore centrali quando i raggi son più intensi, metto sempre la crema solare a protezione alta (più volte se sono fuori). Amo la montagna e ci sono tornata superando il timore iniziale (spesso la gente non ci pensa, ma in alta montagna i raggi sono ancora più forti), ma mi proteggo con tutti gli accorgimenti del caso(cappellino, maniche lunghe, pantaloni…)

  Tu ci hai detto: “Molta gente pensa davvero che siano solo ‘piccoli punti’, ma sbaglia!” Perché secondo te la prevenzione è necessaria?

Esatto: ad oggi ancora troppa gente non sa quanto pericoloso possa essere il melanoma e sottovaluta le visite di screening della pelle. Se scoperto in tempo è un bene, la cosa può risolversi in fretta, ma se sottovalutato e “snobbato” lui cammina veloce e può fare male, molto male. Per questo è importante che le persone prendano l’abitudine di far vedere i nei e non dire: ‘mah si, andrò, è solo un punto, a me non capita perché sto bene…

 Da quanto hai potuto capire in questi primi contatti con la Piccoli Punti, ti va di spiegare a chi non ci conosce qual’è il lavoro dell’Associazione a supporto della Ricerca e della prevenzione del melanoma?

L’Associazione, con le sue iniziative di sensibilizzazione, informazione anche per i più giovani e raccolta fondi è fondamentale affinché la ricerca possa andare avanti e il melanoma diventi una malattia sempre più curabile.

 Ultima domanda ma non meno importante, il motivo per il quale ci siamo conosciute: la tua partecipazione alla Padova Marathon 2021 a fianco di Piccoli Punti. Abbiamo capito che tu sei una super sportiva ma perché hai deciso di ricominciare a correre proprio con Piccoli Punti?

Ho deciso di ripartire da qui, di rimettere un pettorale dopo tanto tempo, per dare il mio supporto al progetto di ricerca sul melanoma multiplo. Cercavo un obbiettivo sul quale concentrarmi e questo era quello giusto: si può fare ancora tanto e tutti possiamo dare una mano.

Grazie Elisa, siamo felici di averti in squadra!