Il progetto ‘Nuove Strategie Terapeutiche per il Melanoma Metastatico’ giunge al termine e regala nuovi passi avanti per la ricerca sul melanoma
La diagnosi precoce resta la più potente arma nella lotta contro il melanoma, una malattia spesso sottovalutata che però ha un alto tasso di mortalità. L’associazione Piccoli Punti è impegnata da anni nella promozione di campagne di sensibilizzazione volte a diffondere l’importanza della prevenzione, attraverso l’organizzazione di eventi e di incontri formativi, grazie al supporto dei volontari, dei soci e di esperti nel settore medico-scientifico.
L’associazione Piccoli Punti finanzia inoltre delle borse di studio per la ricerca scientifica permettendo il progresso della ricerca contro il melanoma.
A questo proposito, ritroviamo, a distanza di un anno, la dottoressa Sara Coletta ricercatrice per il progetto ‘Nuove Strategie Terapeutiche per il Melanoma Metastatico’
Grazie al suo contributo e a quello della collega, la dottoressa Ambra Bertocco, vincitrice della borsa di studio nell’annualità 2019-2020, il progetto giunge al termine permettendo alla ricerca sul melanoma di fare nuovi passi avanti.
Ciao Sara, vuoi raccontarci qual è il frutto di tanto impegno?
Certo. È stato da poco pubblicato un lavoro condotto presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova, coordinato dalla Prof.ssa de Bernard e dalla Prof.ssa Tiso in collaborazione con il gruppo del Prof. Mocellin dello Istituto Oncologico Veneto, a cui abbiamo contribuito anche io e Ambra in questi due anni grazie alle borse di studio che a messo a disposizione l’Associazione Piccoli Punti
Puoi spiegarci in parole semplici di cosa vi siete occupate e quali sono state le scoperte di questo lavoro?
In questo lavoro è stato proposto l’utilizzo di una proteina, chiamata HP-NAP, come nuova strategia terapeutica nel trattamento del melanoma metastatico. È stato dimostrato che questa proteina agisce potenziando il sistema immunitario, così da renderlo più forte nel contrastare le cellule tumorali.
Lo studio è stato condotto grazie all’utilizzo dello Zebrafish, un organismo modello molto utilizzato nella ricerca oncologica. Brevemente, in questo lavoro è stato osservato che, a differenza di quanto succede negli organismi non trattati, nei organismi trattati con la proteina HP-NAP, la massa tumorale diminuiva e, soprattutto, le metastasi erano drasticamente ridotte.
Lo studio ha messo in luce come HP-NAP abbia la capacità di ‘istruire’ il sistema immunitario ed irrobustire la sua azione rendendolo più attivo nel contrastare il tumore e la sua aggressività, favorendo così la sopravvivenza dell’organismo modello.
Le dottoresse si Siamo molto orgogliosi di questo traguardo reso possibile anche dal supporto di Piccoli Punti e di tutti i suoi sostenitori!
Puoi scaricare qui il paper completo!