Progetto di supporto psicologico nei pazienti oncologici
Le persone con melanoma soffrono molto spesso di ansia e/o depressione, sintomi psicosomatici difficoltà coniugali e di comunicazione con i familiari. Il disagio manifestato nel delicato momento della diagnosi non dipende da un disturbo psicopatologico, ma dal trauma provocato dalla notizia della malattia.
La diagnosi di melanoma e i successivi trattamenti hanno un importante impatto emozionale non solo sul paziente ma anche sui familiari.
Per stare sempre più vicina alle persone nel 2013 l’Associazione Piccoli Punti onlus ha attivato il progetto di supporto psicologico nei pazienti oncologici. Il progetto è reso possibile dal prezioso lavoro della Dr.ssa Romina Spina, Psicologa Clinica, Psicoterapeuta in formazione, esperta in psicologia oncologica che lavora preso l’Unità Operativa Melanoma e Sarcomi dell’Istituto Oncologico Veneto di Padova. Il progetto prevede l’utilizzo di diverse tecniche di sostegno psicologico: il colloquio clinico, il Training Autogeno, la Oniroterapia, la Scrittura Terapeutica e la Psicoterapia ipnotica
L’obiettivo principale degli incontri è tentare di trovare soluzioni di adattamento alla nuova situazione di malattia aiutando il paziente ad affrontare e gestire la malattia nelle diverse fasi.
Il lavoro viene svolto elaborando il momento di crisi, attraverso cui avviene la presa di coscienza, su diversi livelli, della situazione clinica, psicologica, dell’impatto della malattia sulla qualità di vita.
I colloqui tendono a considerare la condizione psichica del paziente e la sua personalità, individuando le risorse interiori del paziente, le resistenze, i meccanismi difensivi, le strategie di adattamento abitualmente utilizzate di fronte alle situazioni problematiche.
Particolare attenzione è posta all’impatto psicologico della diagnosi, della malattia e delle terapie e alla qualità della ‘rete’ familiare e sociale.
Il sostegno della rete familiare ha, infatti, un’importanza fondamentale nel percorso terapeutico del paziente e a essa è rivolto in parte dell’intervento psicologico clinico: l’individuazione dei sensi di colpa che rendono difficile la comunicazione e la relazione tra malato e familiare, durante il periodo di malattia del paziente e la difficile accettazione della ripresa, spesso lenta, della vita quotidiana dopo la terapia.
Diverse indagini hanno segnalato che la famiglia affronta le conseguenze del cancro attraversando fasi di adattamento analoghe a quelle del paziente (Lederberg,1998): Shock iniziale, Rabbia, Disperazione, Graduale riadattamento
Il 25-40% dei membri della famiglia entra in una condizione di disagio emozionale intenso per cui è necessario un intervento psicologico strutturato.
Un po’ di dati
12 pazienti, di cui 9 donne e 3 uomini, che fino ad ora hanno usufruito del servizio. Di queste 12 persone, 3 sono familiari del paziente
Da 4 a 16 colloqui effettuati:
Disagi riportati: crisi d’ansia, sintomi depressivi, difficoltà comunicative.
6 pazienti su 12 hanno avuto una remissione completa dei sintomi di disagio psicologico con un importante miglioramento della qualità della vita. Questi 6 pazienti hanno concluso il percorso;
1 paziente su 12 ha abbandonato la la psicoterapia
1 paziente su 12 svolge un colloquio mensile
4 pazienti sono attualmente in psicoterapia
Per poter usufruire di questo servizio potete scriverci a romina.spina@ioveneto.it