Per la rubrica ‘Le Persone di Piccoli Punti’ conosciamo la dottoressa Debora Tonello
Incontriamo la dottoressa Debora Tonello, vincitrice della borsa di studio che l’Associazione Piccoli Punti ha erogato a sostegno del progetto ‘Melanoma Multiplo’condotto dalla dottoressa Chiara Menin – dirigente biologo dell’UOC Immunologia e diagnostica molecolare oncologica- e dalla sua equipe.
Buongiorno dottoressa Tonello, torniamo da te dopo la consegna della borsa di studio, il 31 luglio scorso , presso l’Istituto Oncologico Veneto. Ci piacerebbe poter scambiare con te quattro chiacchiere per conoscerti meglio e per capire quali sono stata i passaggi fondamentali che ti hanno avvicinata all’ambito nel quale oggi lavori. Ti chiediamo di presentarti brevemente.
Mi chiamo Debora Tonello e sono una biologa. Ho conseguito la laurea triennale in Biotecnologie presso l’Università degli Studi di Padova e ho proseguito con la magistrale in Biologia Sanitaria. Ho effettuato il tirocinio per la tesi in un’azienda di diagnostica molecolare dove poi ho lavorato per 2 anni. Dal 2022 ad oggi, lavoro nel team della Dott.ssa Chiara Menin, referente per gli studi genetici del melanoma cutaneo presso l’Istituto Oncologico Veneto (IOV-IRCCS) di Padova.
In questi anni abbiamo imparato a conoscere il team della dottoressa Menin: essere arrivata a lavorare al suo fianco è davvero un bel traguardo, compilmenti! Raccontaci un po’ di te: desideravi fare questo lavoro ‘fin da bambina’ o hai sviluppato questa passione con il tempo? Quali sono, oggi, le tue aspirazioni professionali?
Da bambina, alla domanda “Cosa farai da grande?” rispondevo che avrei fatto l’investigatrice privata. Sono sempre stata una persona curiosa, dinamica e affamata di nuove scoperte. Fin dalla scuola primaria ho sempre amato le materie scientifiche. Ecco quindi che tra l’amore per la scienza e la fame di scoperta è nata la mia passione per la ricerca in campo scientifico. Aspiro ad imparare sempre di più con genuino interesse in modo da mettere un mio pezzo di puzzle accanto agli altri e poter, nel mio piccolo, fare la differenza.
Sappiamo che il lavoro con la dottoressa Menin è fondamentale per l’individuazione dei fattori di rischio, anche genetici, che causano lo sviluppo del melanoma. Qual è il progetto che in questo momento stai seguendo?
Attualmente sto lavorando all’interno di un grande progetto di ricerca sui fattori genetici che possono contribuire alla suscettibilità individuale al melanoma cutaneo. Questo è un progetto che il gruppo IOV, di cui ora faccio parte, sta portando avanti da diversi anni con interessanti risultati in riviste scientifiche. Personalmente sto studiando alcune varianti del gene MC1R che è principalmente coinvolto nella pigmentazione della pelle. Alcune di queste varianti sono responsabili del colore chiaro della pelle e sono state dimostrate essere associate ad un aumentato rischio di melanoma. Per altre varianti non vi è questa associazione o addirittura possono risultare protettive per questa neoplasia. Con questo studio, stiamo cercando di determinare il rischio individuale di sviluppare il melanoma tenendo in considerazione il “peso” di ciascuna variante MC1R presente nel proprio profilo genetico. L’obiettivo sarebbe proprio quello di determinare una soglia di rischio per poter identificare i soggetti ad alto rischio di sviluppare uno o più melanomi.
Molto interessante! Il lavoro che state conducendo è uno strumento prezioso per la prevenzione del melanoma. In che modo la borsa di studio donata dall’Associazione Piccoli Punti ETS può sostenere la tua attività di ricerca?
Grazie alla borsa di studio donata dall’Associazione Piccoli Punti posso dedicarmi interamente a questo progetto raggiungendo così dei risultati in tempi brevi, con l’obiettivo di fornire degli strumenti utili per una migliore prevenzione del melanoma.
Ci auguriamo davvero che, come dici, il tuo impegno possa portare a risultati sempre migliori a favore della prevenzione del melanoma. E così nasce spontanea una domanda sul futuro del tuo lavoro: come vedi i progressi della ricerca scientifica sul melanoma tra 5 anni? E tra 10?
Grazie ai continui progressi della ricerca scientifica, tra 5 o meglio 10 anni, magari non esisterà più il melanoma metastatico che è la vera causa di morte per questa neoplasia, ma vi saranno solo diagnosi di melanoma sottili che danno la guarigione in oltre il 95% dei casi. I decessi per melanoma quindi, andranno sempre più scomparendo nel corso degli anni, anche senza che sia debellata completamente la malattia. Questo sarà possibile grazie alle diagnosi sempre più precoci che si avranno anche con l’aiuto dell’intelligenza artificiale e degli strumenti utili all’identificazione dei soggetti maggiormente a rischio di ammalarsi come anche questo mio studio si prefigge.
Grazie, ci serve molto questa tua visione positiva del futuro! …e la dottoressa Tonello, dove sarà tra 10 anni?
Bella domanda…Chi può dirlo, magari starò festeggiando con Piccoli Punti la conquista del Premio Nobel o, molto più probabilmente, sarò ancora allo IOV con le mie colleghe intenta a cercare nuovi strumenti per sconfiggere il melanoma…in fondo per un Nobel non bastano 10 anni di lavoro!
Ringraziamo di cuore la dottoressa Debora Tonello per il tempo che ha voluto dedicarci e auguriamo a lei e alle sue colleghe buon lavoro e ‘buona ricerca’!